11 gen 2021

RETE PER IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA (progetto del circolo ARS CALES CE01)

 Vorrei portare a conoscenza di tutti un progetto interessante messo in essere da I8IUD Peppino De Lucia, referente del circolo ARS Cales CE01.

Si tratta di due centraline italiane della rete "Luftdaten" (senza scopo di lucro) che conta già 13382 sensori attivi in Europa.




Queste centraline gestiscono sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria (polveri sottili PM10 e PM2.5, temperatura, umidità e pressione atmosferica).

Tramite questa rete è possibile rendere disponibili a tutti gratuitamente i risultati di questi rilevamenti. 




Inutile ricordarvi quanto sia importante nella vita di tutti i giorni la qualità dell'aria che respiriamo, e quindi l'utilità sociale di simili iniziative.

Con una spesa di circa 50 euro è possibile assemblare e installare una di queste centraline, contribuendo così alla diffusione di questa rete.

l'idea sarebbe che i circoli ARS installassero almeno una di queste centraline nel loro territorio.

L'assemblaggio non è nulla di trascendentale, ed unisce la parte hardware vera e propria (pochissime saldature, assemblaggio tipo Arduino) con la parte software (installazione e configurazione del sistema).




Non voglio tediarvi oltre, ma vi prego di dare un'occhiata ai link riportati qui sotto.

link alla pagina del  progetto:

http://www.calvirisorta.com/articoli%20giornale/articoli%20giornale%202021/20210106%20Redazione%20Calvi.htm


link alla mappa mondiale dei sensori:

https://opensensemap.org/explore


link alle istruzioni per il montaggio del sensore:

https://sensor.community/it/sensors/airrohr/


Se si raccolgono adesioni in numero sufficiente su può pensare di mettere insieme un gruppo di acquisto in modo da spuntare prezzi migliori.

Fate sapere cosa ne pensate !!

73 da Mauro IK1WVQ

SPUNTI PER L'ATTIVITA' IN /MOBILE - Sauro IU5ASA

Voglio condividere le foto di come, ormai qualche anno fa, ho intallato il supporto per l'antenna sulla mia auto.



In auto, uso la radio per i QSO nel tragitto casa-lavoro in V/Uhf, ma senza alcun problema, l'installazione che ho realizzato, può sostenere senza alcun problema gli stili per le HF.


Ho impiegato una staffa da "specchietto" per le antenne CB dei camion, che ho fissato alle barre portatutto originali dell'auto

Il centrotetto con attacco PL è cablato con il solito RG58, che si "incastra" a dovere nel gocciolatoio fino al portellone posteriore del bagagliaio, da cui entra nell'auto senza dover forare o modificare alcuna parte dell'auto...



Per evitare l'ingresso di acqua, ho fatto entrare il cavo dalla parte inferiore del baule. 

All'interno dell'auto, il cavo è fatto passare sotto la tappezzeria fino a giungere alla radio.



Il supporto è collegato alla "massa" dell'auto attraverso i collari ad "U" che stringono sul portapacchi, quindi l'antenna ha il piano di massa necessario per funzionare al meglio.

Uniamo quello che lo spazio separa...

anche in auto...

73 de Sauro - IU5ASA



9 gen 2021

DIPOLO HF MULTIBANDA CON SORPRESA - Sauro IU5ASA

Eccoci qui a condividere un’altra semplice realizzazione, che spero risulti di interesse comune. Si tratta della costruzione di un’antenna dipolo per le classiche e molto utilizzate bande HF per i 20 e 40 Mt, che si presenta in configurazione full size nei 14 MHz ed accorciato del 30% circa nei 7 MHz. Io l’ho pensata e realizzata per l’utilizzo in campeggio o in quelle situazioni dove non c’è fisicamente lo spazio per stendere antenne di circa 20 mt di lunghezza; questa infatti necessita solo di 13 mt, e può essere quindi installata anche su di un tetto non troppo grande o in un piccolo giardino. Proseguendo nella lettura, scoprirete una simpatica sorpresa, che rende questa antenna unica nel suo genere (almeno credo…).

Entriamo più nel dettaglio; la commutazione tra le bande 20-40 Mt è automatica, ovvero non è richiesto alcun intervento sull’antenna; questa funzione la si ottiene, cosi come l’accorciamento sulla banda dei 40 Mt, utilizzando due bobine che fungono da “blocco” per la frequenza più alta e da “caricamento” per quella più bassa. La frequenza dei 7 Mhz riesce infatti ad attraversarle in virtù di un valore minore di reattanza risultante. Per la sua realizzazione servono : n° 1 Bal-Un con rapporto 1:1 del tipo commerciale, oppure anche autocostruito seguendo i molti schemi e progetti reperibili nel web; non è obbligatorio, ma suggerito… mt 15 circa di filo elettrico per l’antenna, della sezione di 1-1,5- 2,5 mmq, quello che più vi piace o che già avete in cantina. 50 cm di tubo in plastica resistente, diametro 40 mm, per intenderci quelli grigi utilizzati per gli scarichi dei lavandini, da utilizzare come supporto per le bobine. Mt 15 di filo da 0,75 mmq (diam. est. 2,7 mm) oppure 5 mt di doppino telefonico rosso/bianco (diam. est. 1,4 mm) per l’avvolgimento delle bobine. Viteria M3, qualche terminale ad occhiello, qualche centimetro di termorestringente, fascette in plastica, due fermacavo, due pinzette a “coccodrillo” e del cordino in nylon quanto basta. L’attività che richiede maggior attenzione è naturalmente la costruzione delle due bobine, il cui valore è di 32 micro H. Utilizzando il filo da 0,75 mmq ed il tubo diametro 40mm, dovrete avvolgere 58 spire serrate, mentre se utilizzate il più sottile doppino telefonico, ne serviranno solo 38; la bobina risulterà anche molto più corta e compatta. Se preferite o disponete di materiale diverso, potete ricalcolare le vostre bobine, utilizzando il noto programma “Radioutilitario”, reperibile gratuitamente nel web.
Come visibile nelle foto, la bobina inizia con un terminale ad occhiello saldato al filo della bobina e fissato con una vite M3 al tubo di plastica; questa operazione preliminare faciliterà molto l’avvolgimento del filo sul tubo e renderà la bobina ben serrata ed uniformemente avvolta. Giunti al termine dell’ultima spira, taglierete il filo a misura e salderete un altro terminale ad occhiello che verrà a sua volta fissato al tubo in plastica con un’altra vite da M3. Suggerisco di proteggere i terminali e le estremità del filo con termorestringente, al fine di evitare o almeno limitare, l’ingresso di umidità al di sotto del rivestimento isolante del filo, prolungando la vita del conduttore. Realizzate entrambe le bobine, procedete adesso al taglio dei fili conduttori ed all’assemblaggio dell’antenna come da schema seguente:
La taratura per la banda dei 20 mt si realizza ripiegando i “codini” da 25 cm posti prima delle bobine fissandoli con le pinzette a coccodrillo, mentre per la banda dei 40 mt, ripiegando le punte del dipolo e fissandole con i relativi serracavi. Le punte possono essere dotate di isolatori commerciali o autocostruiti, o più semplicemente sostenute direttamente da cordino in nylon, a vostra discrezione, avendo cura di tenerle sollevate da terra quanto più possibile… L’antenna è stata utilizzata con soddisfazione durante l’ultima uscita di IQ5ZP realizzata a Settembre us sull’isola del Lido di Venezia, senza percepire alcun decadimento delle prestazioni per l’accorciamento della banda dei 40 mt.
Giunti ormai al termine di questo articolo, vi domanderete: "ma dov’è la sorpresa annunciata?"  Beh… se collegate le pinzette a coccodrillo dei codini di taratura dei 20 mt alle viti poste in uscita alle bobine, di fatto cortocircuitandole, l’antenna risuonerà in banda 30 mt come una full size, per il piacere dei colleghi telegrafisti o di coloro a cui piacciono i modi digitali.
Questa peculiarità non è il frutto del caso… ma di qualche simulazione ed ottimizzazione sul campo per l’affinamento delle misure e del valore delle bobine di accorciamento. Che dire delle prestazioni di quest’antenna ? Come tutti i dipoli, renderà meglio nei DX se montata in alto; i suoi punti di forza sono senza dubbio la praticità d’uso nei cambi banda 20-40, la possibilità con un semplice intervento di operare anche in 30 mt, e la sua compattezza, che in appena 13 mt di spazio, permette di lavorare le 3 bande HF più utilizzate in questo periodo di scarsa propagazione. Questa antenna mi accompagnerà in campeggio durante le prossime vacanze estive… Sarà anche per Voi motivo d’ispirazione per viaggi su spiagge lontane… ed avventure esotiche ?

 73 da Sauro IU5ASA

VERTICALE MULTIBANDA DA MARSUPIO – IU5ASA

Aspettando di poter tornare a fare attività all’aperto con le nostre apparecchiature, vi propongo la realizzazione di questa semplice antenna verticale, che ho sperimentato con successo l’anno scorso durante le vacanze con l’FT817, ma che si presta senza alcun impedimento anche al QRO. E’ un’efficiente alternativa per il portatile e non solo… alle verticali con i 4:1 o 9:1 e per sperimentare…

Il lobo di radiazione, è quello tipico di una verticale ¼ d’onda, su tutte le bande:


La realizzazione è alquanto semplice e intuitiva; i componenti necessari sono, nella maggior parte dei casi già disponibili nei nostri cassetti, senza la necessità, stante l’isolamento sociale imposto per contenere la diffusione del Covid-19, di uscire per fare acquisti in grandi magazzini e fai da te.

Si tratta di una verticale multibanda che copre tutte le bande fino ai 30 mt se sorretta da una canna da pesca da 7 mt, oppure fino ai 40 mt se si dispone di una da 10 mt. Ciascuno di voi potrà realizzarla sulle bande che preferisce.

Io adoro le canne da pesca da 7 mt della nota catena di distribuzione di articoli sportivi francesi… perché sono economiche e leggere, sorprendentemente resistenti e trasportabili.

Per la sua realizzazione, servono: n° 1 PL 259 femmina da pannello, circa 100 mt di filo elettrico di qualunque sezione (io preferisco lo 0,50 mm2 per la leggerezza…), va bene anche quello rosso/nero, n° 5 pinzette a coccodrillo e degli interruttori a “peretta”…. tanti quante saranno le bande che volete inserire nella vostra nuova antenna meno uno…. Ma potete utilizzare anche dei comuni faston.


Il radiatore è costituito da un classico ¼ d’onda per ciascuna banda; le bande sono “selezionate” dagli interruttori a peretta che fungono da efficacissime “trappole”.

Il prospetto seguente riporta le lunghezze del radiatore per ogni singola banda, partendo dall’alimentazione alla base dell’antenna, che sarà munita di una pinzetta a coccodrillo:


Band (mt)

L Rad (cm)

Band (mt)

L Rad (cm)

6

141

17

393

10

246

20

504

12

286

30

704

15

336

40

1004


A titolo d’esempio, riporto le misure per la realizzazione di una tribanda per le Warc (12-17-30 mt); le due trappole/perette andranno poste rispettivamente a 286 cm dalla base per la commutazione 12/17 mt ed a 393 cm dalla base per la commutazione dei 17/30 mt; il radiatore avrà una lunghezza totale di 704 cm. Calcolando le differenze in cm tra i rispettivi ¼ d’onda delle bande che si vuole realizzare, si possono preparare preventivamente tutti i pezzi di filo necessari, avendo l’accortezza di tagliarli qualche centimetro più lunghi per la successiva taratura.




Ad ogni cambio banda, è necessario abbattere l’antenna per agire sulle perette, ed è qui che la canna da 7 metri, per la sua leggerezza, rende l’operazione estremamente semplice e veloce.

Ma veniamo adesso alla realizzazione del piano di massa, e sì, perché come ogni antenna che si rispetti, e dalla quale ci aspettiamo il massimo delle prestazioni, anche questa verticale, essendo una ground plane, ha bisogno dei radiali per funzionare bene. Per facilitarne l’installazione, io li stendo a terra, quindi non è necessario che siano tagliati alla lunghezza della risonanza di ciascuna banda… li dispongo a raggiera intorno alla base dell’antenna, o come riesco in funzione dello spazio di cui dispongo; abitualmente uso 32 radiali, della lunghezza di 2,5 mt, ma ho ottenuto ottimi risultati anche con solo 16 radiali della stessa lunghezza.

Evidentemente, più se ne stendono, e più lunghi sono, e meglio è, ma non ossessioniamoci… superato un certo numero, il miglioramento è veramente impercettibile se non con l’uso di precise e costose apparecchiature di misura… ognuno troverà, anche sperimentando, il suo giusto compromesso. Io con il set up che vi sto descrivendo e con l’817 (5w), in telegrafia non ho alcun problema a collegare americani e giapponesi…

I radiali sono raggruppati a mazzetti di 8 ciascuno, saldati insieme ad una pinzetta a coccodrillo… quindi sono in totale 4 mazzetti. Stenderli è relativamente rapido.




Se mi avete seguito fin qui, vi stupirete dello scoprire che la vostra nuova antenna è già pronta per il montaggio e la taratura, che dovrà avvenire iniziando dalla banda/frequenza più alta, scendendo…

Fissato il radiatore alla canna da pesca con del semplice nastro isolante, e collegato come da foto, non vi resta che provarla nella banda che desiderate, avendo l’accortezza di lasciare le perette sottostanti in posizione “acceso”, ovvero contatto chiuso…





La compattezza e leggerezza dell’antenna vi consentirà di riporla in un piccolo marsupio e portarla con voi anche come antenna d’emergenza.

Se disponete di un albero o supporto alto a sufficienza per appenderla con un cordino, potete fare a meno della canna da pesca, e l’antenna risulterà ancora più mimetizzata...

L’utilizzo delle pinzette a coccodrillo l’ho pensato non solo per la facilità e velocità di montaggio/smontaggio dell’antenna, ma anche per evitare che camminando distrattamente sui radiali, ci si possa inciampare… specialmente nei camping o nei parchi pubblici, può infatti accadere che i bambini correndo possano pestarli




Ho già realizzato anche un prototipo aggiungendo la banda dei 40 mt sulla canna da pesca da 7 metri… ottenendo anche la commutazione automatica tra i 20 ed i 40 mt. Sarà magari oggetto di un prossimo articolo;  questa versione la potete comunque realizzare senza problemi, in quanto per i 40 mt, serve solo aggiungere un particolare …

Buona Realizzazione e buoni DX

73 de Sauro – IU5ASA



4 gen 2021

ATTIVAZIONE BLOG A.R.S. (con regole e istruzioni per l'uso)


Ciao a tutti,
ecco in linea il nuovo BLOG della nostra associazione.
Ricordo che un BLOG  NON  E'  UN  SOCIAL, e quindi non è adatto per discussioni, tavole rotonde  o simili.
Vedetelo come una "rivista online", una raccolta di articoli, un contenitore a cui, diversamente dalle riviste propriamente dette, potete accedere in modo autonomo e immediato.
Non c'è nessuna approvazione preventiva, ma sappiate che verranno "sospesi" gli articoli che violino le regole del buon gusto o che escano degli scopi del blog .. L'autore verrà contattato e invitato a sistemare l'articolo in modo da poterlo rendere nuovamente visibile.

Per pubblicare il vostro contributo occore essere inseriti come "autore". Inviatemi una email a:


con nome, cognome, nominativo, e provvederò ad inserirvi.

Una volta che sarete autori, ecco alcune succinte istruzioni per scrivere il vostro articolo:

- cliccate sull'iconcina arancione in altro a sinistra, sopra l'intestazione ARS: 



- se sarete stati correttamente accettati come "autori" comparirà questa schermata:


- cliccate su "+ NUOVO POST". Comparirà finalmente la pagina in cui scrivere il testo:



- non dimenticate il titolo del vostro post, poi inserite il testo, trascinate dentro le eventuali foto.
Cliccando sulla foto trascinata apparirà un menù per modificare/allineare la foto.

Concludete sempre l'articolo con il vostro nome e/o nominativo, se no i lettori non sapranno chi ne è l'autore.

Alla fine cliccate su "pubblica" in alto a destra. Il vostro pezzo sarà immediatamente visibile da tutti.

Se prima di pubblicare volete rendervi conto di come verà visto il vostro articolo premete su "anteprima". 

non preoccupatevi del colore dello sfondo, viene impostato in automatico dal sistema.

Sono a disposizione per aiuti e consigli.

73 da Mauro IK1WVQ - K1WVQ